Il trattamento di fine rapporto (Tfr) in busta paga? Varrebbe circa 40 euro al mese se erogato al 50%, 62 qualora ne fosse destinato il 75%, e 82 euro in caso fosse inserito integralmente. A stimarlo è la Fondazione studi del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro che, a proposito dell'idea governativa di incrementare gli stipendi anticipando la somma che si percepisce al termine dell'attività, ricorda come il Tfr maturato ogni anno sia pari ad almeno "21 miliardi e 451 milioni di euro". Sapendo che per le imprese che superano i 49 dipendenti quel che è rimasto in azienda "viene destinato al Fondo di Tesoreria Inps, dal quale non è possibile sottrarlo per non incorrere in problemi di gettito", si specifica, tale "proposta riguarderebbe solo la metà dei lavoratori privati, ovvero i 6 milioni e 500 mila addetti di aziende private con meno di 50 occupati". Oltre a quantificare l'ammontare che ci si ritroverebbe in busta paga, "se si decidesse di mantenere l'odierna agevolazione fiscale - sottolinea la Fondazione - la cifra mensile varierebbe di "circa 5 euro in eccesso".
I consulenti del lavoro però, evidenziano che "la scelta di destinare il Tfr alla previdenza complementare, in seguito all'entrata in vigore della riforma della previdenza del 2006, dava la possibilità di integrare il metodo contributivo". Pertanto, se adesso si scegliesse di erogare la somma, oppure una parte di essa, "si creerebbe un danno al sistema pensionistico, direttamente proporzionale al numero degli anni per cui viene percepito l'anticipo".
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