1) Ferrovie
E' diventata sin da subito l'opera simbolo del provvedimento: la nuova linea ferroviaria ad alta velocità/capacità Napoli-Bari: treni più veloci e più frequenti. L'asse ferroviario si estende per 146 chilometri e il costo totale stimato per l'opera è di 6,2 miliardi di euro. L'obiettivo è quello di far durare il viaggio da Napoli a Bari almeno 1 ora e mezza in meno rispetto ad oggi. La norma sblocca 4 miliardi e 446 milioni di euro, già allocati e ora disponibili. L'apertura del cantiere era prevista per il primo gennaio del 2018, l'obiettivo dello Sblocca Italia è quello di anticiparla al 31 ottobre 2015, con la conclusione entro il 2022.
Alta Velocità Sud
Per velocizzare l'avvio dei lavori il governo ha nominato un commissario straordinario, Michele Mario Elia, l'attuale amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. L'incarico è di due anni, rinnovabile e senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato.
Tutte le disposizioni previste per l'asse Napoli-Bari – compresi i poteri del commissario - valgono anche per i lavori sulla linea ferroviaria Palermo - Catania - Messina. In questo caso, l'apertura dei cantieri è prevista entro il 31 ottobre 2015 e la conclusione per il 2023, in totale otto anni. L'opera consiste nel raddoppio dell'attuale linea ferroviaria a binario unico, con conseguente aumento della frequenza dei treni. Il costo totale del progetto è di 8 miliardi di euro, il decreto ne sblocca 2,164 già disponibili.
Nella lista dei cantieri ferroviari prossimi all'apertura ci sono poi: il passante ferroviario di Torino (entro dicembre 2014).
Passante ferroviario Torino
Un lotto dell'asse alta velocità/capacità Verona-Padova, la messa in sicurezza dell'asse Cuneo-Ventimiglia, il terzo valico dei Giovi per l'alta velocità Milano-Genova (entro il 30 giugno 2015) e il quadruplicamento della linea ferrovia Lucca-Pistoia (entro il 31 agosto 2015).
Cuneo-Ventimiglia
La norma rende immediatamente attivabili nuove risorse per circa 5 miliardi di euro già disponibili. Si tratta di fondi destinati a interventi di sviluppo e di messa in sicurezza della rete ferroviaria nazionale a cui si aggiungono 220 milioni di euro per le attività di manutenzione straordinaria del contratto di programma 2012-2016 con Rfi. L'accelerazione delle procedure permette di risparmiare dagli 8 ai 12 mesi rispetto ai tempi normali di approvazione del contratto di programma da parte del Parlamento.
Cuneo-Ventimiglia
2) Autostrade
Il provvedimento ha confermato la revisione delle concessioni autostradali, un'operazione che può smuovere "almeno 10 miliardi di euro di privati già cantierati, parte dei quali già notificati a Bruxelles", ha dichiarato il ministro Lupi. Nell'articolo 5 dello Sblocca Italia è scritto che i concessionari di tratte autostradali nazionali possono, entro il 31 dicembre 2014, proporre modifiche del rapporto concessorio anche unificando "tratte interconnesse, contigue, ovvero tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria".
Per quanto riguarda i cantieri, quelli previsti vanno dal tunnel del Brennero alla Salerno-Reggio Calabria, passando per il quadrilatero che collega le Marche all'Umbria e per le strade statali della Sardegna.
Tunnel del Brennero
L'unico intervento autostradale cantierabile entro la fine dell'anno, è la realizzazione della terza corsia della Trieste a Venezia (30 milioni di euro).
Autovia Trieste-Venezia
Entro giugno 2015 dovranno invece partire i lavori di completamento dell'asse viario Lecco-Bergamo (15 milioni)
Lecco-Bergamo
e della Torino-Milano che sarà ottimizzata con la viabilità locale (72 milioni), continueranno gli interventi al nuovo tunnel del Brennero (270 milioni) e al quadrilatero autostradale Umbria-Marche (120 milioni),
Quadrilatero Maxilotto
verranno messi in sicurezza i principali svincoli della Strada Statale 131 in Sardegna (143 milioni), così come verrà effettuata la manutenzione ordinaria e straordinaria di viadotti e gallerie della rete nazionale (300 milioni).
Sardegna
Si dovrà aspettare il mese di agosto del 2015 per due cantieri sulla Salerno-Reggio Calabria (dove sono già stati realizzati ex novo già 341 chilometri) per la quale la norma sblocca ben 418 milioni di euro. Partenza ad agosto 2015 anche per i cantieri della variante della "Tremezzina", poco meno di dieci chilometri di strada fra Colonno e Griante in provincia di Como, sbloccati 210 milioni, più altri 120 stanziati dalla regione Lombardia.
3) Banda Larga
Chi investe nella banda larga in zone considerate "aree bianche" - ossia dove gli operatori non riescono a portare la banda a 100Megabit perché farlo non è considerato redditizio - potrà ottenere in cambio uno sconto fiscale fino al 50%, previsto in via sperimentale fino al 31 dicembre del 2015.
Il testo definitivo si riferisce a un credito d'imposta sui tributi Ires e Irap che vale al massimo per la metà del costo dell'investimento, l'ipotesi iniziale era di un credito di imposta generalizzato al 70%. Gli interventi infrastrutturali devono essere nuovi, in aree scoperte dal servizio e "funzionali ad assicurare il servizio a banda ultralarga a tutti i soggetti potenzialmente interessati dell'area considerata". Le nuove infrastrutture immateriali devono anche "soddisfare gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea". Non servirà più, invece, l'autorizzazione paesaggistica per installare o modificare impianti di radiotelefonia mobile, su edifici e tralicci preesistenti, che comportino la realizzazione di pali per antenne alti meno di 1,5 metri e con una superficie inferiore a 0,5 metri quadrati.
4) Ricostruzione in Abruzzo
Il palazzo della prefettura distrutto dal terremoto dell'Aquila
La norma incrementa di 250 milioni di euro la somma prevista per finanziare la ricostruzione post terremoto dell'Aquila. Lo Sblocca Italia prevede, appunto, un rifinanziamento di ulteriori 250 milioni per il 2014 per consentire l'emanazione, con copertura finanziaria, dei provvedimenti di approvazione dei progetti da parte degli uffici per la ricostruzione e, quindi, dei Comuni. In particolare, a essere rifinanziata è la spesa autorizzata dall'articolo 7 bis del decreto legge numero 43 del 2013, il cosiddetto "decreto emergenze".
5) Altre opere urgenti
Quasi 4 miliardi di euro. Questa l'aumento previsto (nello specifico 3,89 miliardi) per il Fondo istituito - dal Decreto del Fare del 2013 - nello stato di previsione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, per consentire la continuità dei cantieri in corso e l'avvio dei lavori di quelli già previsti per il 2014. Fra gli interventi che verranno finanziati ci sono: il completamento della linea 1 della metropolitana di Napoli, la Linea C della metro di Roma, i lavori alla tramvia di Firenze, quelli della Salerno-Reggio Calabria e degli aeroporti di Firenze e Salerno.
Roma Linea C
Napoli Linea 1
Se appalti e cantieri non rispetteranno i tempi, i finanziamenti saranno revocati. In questo caso, ci sono già quattro opere in panchina, pronte per subentrare. Sono la Circumetnea, le metropolitane di Palermo e di Cagliari e il primo lotto della Termoli-S.Vittore. Queste quattro opere rimangono, inoltre, le prime che potrebbero essere finanziate con altre risorse con la legge di Stabilità.
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