Slitterà dal primo al giorno 10 di ogni mese il pagamento delle pensioni. La norma contestata oggi dai sindacati dei pensionati sarebbe prevista dal disegno di Legge di Stabilità ed era già inserita nelle bozze circolate nei giorni scorsi. Scatterebbe dal primo gennaio 2015 con l'obiettivo di ''razionalizzare ed uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'Inps''.
La norma prevede che ''i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate dagli invalidi civili, nonchè le rendite vitalizie dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sono poste in pagamento il giorno 10 di ciascun mese''. Il pagamento slitta al giorno successivo se il 10 del mese è ''festivo o non bancabile''. Il nodo che emerge - secondo chi contesta la norma - è che spesso la pensione serve per pagare impegni ''fissi'', come l'affitto (che scade solitamente il 5 di ciascun mese), il mutuo o eventuali pagamenti di prestiti. La Legge di Stabilità, inoltre, prevede che l'Inps debba fare ''un unico pagamento ove non esistano cause ostative nei confronti dei beneficiari di più trattamenti''. Lo stesso articolo prevede anche una stretta delle norme nel caso di pagamento della pensione ad un defunto con l'obiettivo di evitare possibili frodi. La norma, quindi, richiede che sia previsto l'invio telematico all'Inps del certificato di decesso da parte del medico che accerta la morte e l'obbligo di restituzione da parte della banca degli eventuali importi già accreditati.
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