L'Italia non è solo il Paese dei
Neet. Oggi gli 'Eet' (Employed-Educated and Trained), i giovani
titolari d'impresa che ce la fanno, sfruttano le competenze
acquisite e guardano alle attività di impresa "sono 175.000, di
cui il 24,7% nel Nord-Ovest, il 15,7% nel Nord-Est, il 18,5%
nelle regioni centrali, e il 41,1% nel Mezzogiorno. Questi i
dati del focus sul lavoro redatto da Censis-Confcooperative,
secondo il quale i giovani che lavorano "valgono 46,5 miliardi
di euro, il 2,8% del Pil".
I ragazzi e le ragazze con una età compresa tra 15 e 29 anni
che lavorano "sono 2.630.000, pari all'11,7% degli occupati
complessivi, e incidono sui redditi da lavoro per il 7,3%: un
valore pari a 46,5 miliardi di euro, cioè il 2,8% del Pil. Con
differenze tra lavoro dipendente e indipendente: incidono per
l'8% dei redditi da lavoro dipendente e per il 5,3% dei redditi
da lavoro autonomo", continua il focus.
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