Addio Equitalia. Arriva lo statuto della nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione, l'ente pubblico economico che assorbirà le attività della "vecchia" concessionaria della riscossione. Il decreto del presidente del Consiglio, con le norme che regolano il passaggio di consegne, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Era l'ultimo atto prima che scatti l'abolizione di Equitalia e l'arrivo del nuovo ente pubblico economico, vigilato dal Mef il cui presidente coincide con il direttore dell'Agenzia delle Entrate, un ruolo al quale è stato recentemente nominato Ernesto Maria Ruffini.
L'Agenzia - ed è questa la differenza fondamentale - non è una Spa come era Equitalia, ma un ente pubblico economico. Lo statuto fissa le finalità e i compiti, delinea gli organi della 'nuova' agenzia con i loro poteri, stabilisce le modalità del passaggio di personale e anche i criteri di scambio delle informazioni con l'Agenzia delle Entrate per effettuare la riscossione. Lo Statuto, composto da 19 articoli, stabilisce che il nuovo ente ha "funzioni relative alla riscossione nazionale" e "effettua l'attività di riscossione mediante ruolo". I suoi organi (art.4) saranno il presidente, il comitato di gestione e il collegio dei revisori dei conti. Il presidente, che è il Direttore di Agenzia delle entrate "rappresenta e dirige l'Agenzia delle entrate Riscossione, esercitando i poteri di gestione e in particolare presiede il Comitato di gestione; propone ed esegue le deliberazioni del Comitato; dirige le strutture organizzative dell'Agenzia e le relative attività; dispone gli impegni di spesa; previa delibera del Comitato di gestione, provvede alle assunzioni e ai licenziamenti dei dipendenti e dei dirigenti dell'Agenzia; provvede alle nomine dei dirigenti, sottoponendole alla valutazione preventiva del Comitato". Il comitato di gestione, composto oltre che dal direttore dell'Agenzia delle Entrate anche da altri due dirigenti dell'Agenzia, ha una durata in carica di 3 anni. A loro non spetta alcun compenso. L'articolo 10 disciplina il Personale e in particolare - come già previsto dal dl 193/16 - che l'Agenzia "subentra nei rapporti di lavoro dei dipendenti di Equitalia Spa e Equitalia servizi di Riscossione Spa. Tale personale - recita l'articolo - è trasferito all'Agenzia senza soluzione di continuità e mantiene la posizione giuridica, economica e previdenziale alla data del trasferimento ai sensi dell'art. 2112 del codice civile. Il rapporto di lavoro del personale dipendente è disciplinato dalle norme che regolano il rapporto di lavoro privato e dai contratti ed accordi collettivi in vigore applicati ai dipendenti". Il nuovo ente subentra poi nei contratti della vecchia Equitalia che, viene stabilito, ''sono remunerati con il riconoscimento alla stessa Agenzia degli importi inerenti agli oneri di riscossione e di esecuzione previsti dalla normativa vigente". Nello svolgimento della propria attività - viene poi stabilito - l'Agenzia si conforma ai principi della legge 212/2000 recante disposizioni in materia di Statuto dei diritti dei contribuenti.
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