Nell'annunciare i dazi su acciaio e alluminio, Donald Trump ha detto che gli Usa stanno facendo fronte ad "un assalto al nostro paese".
I dazi sull'importazione di acciaio e alluminio entreranno in vigore nel giro di 15 giorni, fatta eccezione per i paesi esentati, come Canada e Messico. Lo riferisce l'Ap citando fonti esterne alla Casa Bianca. Tutti i Paesi interessati dalle nuove tariffe, secondo le stesse fonti, saranno invitate a negoziare esenzioni se possono affrontare la minaccia che il loro esport pone agli Usa.
Trump ha suggerito che l'Australia e "altri paesi" potrebbero essere esentati dai dazi su acciaio e alluminio, insieme a Messico e Canada.
Trump ha promesso tariffe "giuste e flessibili", confermando i dazi al 25% sull'acciaio e al 10% sull'alluminio ma riservandosi il diritto di "alzarli o abbassarli" in qualsiasi momento e di escludere singoli Paesi.
Trump ha puntato il dito contro la Germania parlando dei dazi che si appresta ad introdurre, evocando ora questioni commerciali ora di difesa. "Abbiamo amici e anche dei nemici che si sono approfittati enormemente di noi da anni su commercio e difesa. Se guardiamo la Nato, la Germania paga l'1% e noi paghiamo il 4,2% di un pil molto più importante. Questo non e' giusto", ha detto riferendosi alle spese militari.
"Deploriamo profondamente l'annuncio di Trump sui dazi. L'Ue non vuole una guerra commerciale. Ma non accetteremo questo comportamento aggressivo dagli Usa senza reagire". Così in un tweet il presidente del gruppo Ppe all'Europarlamento Manfred Weber. "L'Europa deve essere chiara e ferma ma proporzionata nella sua risposta agli Usa", prosegue Weber in un secondo cinguettio.
Undici paesi del Pacifico hanno firmato in Cile il Cptpp (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership), un accordo commerciale sulla falsariga del naufragato Tpp ma senza gli Stati Uniti. Ad aderire sono stati Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam. Lo riporta la Bbc.