Quota 100 per le pensioni, reddito di cittadinanza, taglio di Irpef e Ires, sterilizzazione dei rialzi Iva. I macrocapitoli del contratto di governo Lega-Movimento 5 Stelle valgono già da soli più di una manovra finanziaria, ma alle voci di spesa su cui si è imperniata la campagna elettorale se ne aggiungono ora altre, moltissime, che fanno lievitare i costi del programma ad importi a tre cifre. Considerando le stime sulle singole misure di tecnici e osservatori economici, la forchetta oscilla tra i 100 e i 150 miliardi, spalmati in più anni, ma che avranno bisogno di adeguate coperture, nel programma non del tutto messe a fuoco.
In realtà , il testo del contratto così come messo a punto finora, quantifica concretamente solo alcuni degli interventi proposti, come appunto il reddito di cittadinanza (17 miliardi), il potenziamento dei centri dell'impiego (2 miliardi), la revisione della legge Fornero (5 miliardi), a cui va aggiunta la sterilizzazione dell'Iva (come noto 12,4 miliardi nel 2019 e 19,5 miliardi nel 2020). Complessivamente circa 55 miliardi.