Il Fmi ribadisce le proprie stime sull'Italia. Nel Regional Economic Outlook per l'Europa, il Fmi prevede una crescita dell'1,2% per il 2018, dell'1,0% per il 2019 e dello 0,9% per il 2020. Nel 2017 l'Italia era cresciuta dell'1,5%.
"I rendimenti dei bond in Italia - sottolinea l'Fmi - sono saliti ai massimi da quattro anni a causa delle difficoltà a formare un governo e delle incertezze politiche. Finora il contagio ad altri mercati è stato contenuto ma c'è una considerevole incertezza e il contagio da futuri stress potrebbe essere notevole soprattutto per le economie con fondamentali macroeconomici più deboli e limitati cuscinetti di bilancio".
In Europa - afferma l'Fmi - la politica dovrebbe cogliere l'occasione della crescita sopra il potenziale e della bassa disoccupazione per portare avanti politiche che spingano la crescita per ridurre gli elevati livelli di debito pubblico e ricostruire i cuscinetti fiscali. "I Paesi dovrebbero dare la priorità a misure che riducono il deficit e il debito: l'urgenza è maggiore per i paesi con significative debolezze, come l'Italia e la Turchia".
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