La Banca d'Italia auspica una riforma migliorativa, alla luce dell'esperienza di questi anni, delle regole di gestione delle crisi bancarie con "maggiore sincronia tra bail in e Mrel (le norme che impongono l'accantonamento di passività da usare in caso di crisi).
Secondo il responsabile della vigilanza Carmelo Barbagallo, le regole hanno "avuto meriti significativi ma mostrato ampie aree di miglioramento" e serve "una riflessione aperta al confronto internazionale, che attribuisca valenza prioritaria alla stabilità finanziaria e alla crescita economica".
"L'entrata in vigore, nel 2016, del bail-in è stata affrettata, in quanto ha preceduto di molto un suo essenziale presupposto": la costituzione da parte delle banche", "di passività idonee" a subire "riduzione o conversione in nuovo capitale" in caso di crisi (MREL), detenute da investitori professionali: lo sostiene Barbagallo, secondo il quale "in assenza di questa condizione, il bail-in è pressoché inapplicabile".
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