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Inps: 1,66 milioni di domande. 'Tutti gli autonomi avranno il bonus'

Il ministro Boccia: 'Chiederemo conto a chi ha causato questo disservizio, ma tutti avranno ciò che gli spetta'

 Sono 1,66 milioni le richieste di indennità di 600 euro arrivate entro le 16 all'Inps dai lavoratori autonomi. Lo afferma l'Inps in un comunicato spiegando che nel complesso sono arrivate 1.996.670 domande per 4.448.630 beneficiari, comprese le domande di cassa integrazione, assegno ordinario, congedo parentale e bonus baby sitter.

Dalle 16 terminato il canale aperto per i patronati e si è aperto quello per i singoli cittadini.

"Non c'è un ordine cronologico per l'accettazione delle domande di indennità per i lavoratori autonomi". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico in una intervista a Skytg24 sottolineando che tutti gli aventi diritto al bonus di 600 euro lo avranno. "C'è un limite di spesa previsto dalla legge ma - ha assicurato - laddove dovessero esaurirsi i fondi il Governo ha garantito che saranno rifinanziati".

Sono quasi due milioni (1.996.670), per circa 4,44 milioni di lavoratori, le domande arrivate all'Inps per le misure del decreto Cura Italia sull'emergenza Covid. Lo si legge in una nota dell'Inps. Come già scritto sopra, sono 1,66 milioni le richieste di indennità di 600 euro dai lavoratori autonomi mentre per la cassa integrazione ordinaria sono arrivate 86.140 domande per 1.661.200 beneficiari (1.337.700 pagamenti a conguaglio e 323.500 pagamenti diretti). Sono arrivate inoltre 54.000 domande di assegno ordinario per 931.700 beneficiari, 181.683 di congedo parentale e 14.047 di bonus baby sitting.

Il Garante per la Privacy ha avviato un'istruttoria sulla violazione dei dati personali legata alla 'falla' che si è aperta ieri nel sito dell'Inps, "allo scopo di effettuare opportune verifiche e valutare l'adeguatezza delle contromisure adottate dall'ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati". L'Autorità sottolinea anche l'"assoluta necessità che chiunque sia venuto a conoscenza di dati personali altrui non li utilizzi ed eviti di comunicarli a terzi o diffonderli, ad esempio sui canali social".

L'Inps è pronto a pagare l'indennità di 600 euro ai lavoratori autonomi entro il 15 aprile ma per il mese successivo, se il nuovo decreto sarà approvato entro le prossime due settimane, il pagamento potrebbe arrivare entro la fine di questo mese. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico a Skytg24. Le domande a quel punto saranno già lavorate e il pagamento sarà più rapido.

"Mi dispiace molto, ha collassato il sistema Inps, le cause le stanno verificando. Mi metto nei panni di chi ha passato una giornata davanti al computer, chiederemo conto a chi ha causato questo disservizio, ma tutti avranno ciò che gli spetta. E non c'è niente di cui vergognarsi nel chiedere gli aiuti, dovremo vergognarci noi se non troveremo strumenti per aiutare tutti". Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a L'Aria che Tira su La7 rispondendo a una imprenditrice sul 'crash' del sito dell'Istituto di previdenza. 

Il presidente dell'Inps "ha già spiegato che il sito ha subito diversi attacchi che si sono intensificati nella giornata di ieri e per questo è stato messo in sicurezza per alcune ore, alla riapertura le domande sono continuate ad arrivare. Stamattina all'una le domande pervenute erano già 517.529 e contemporaneamente il sito, sino a mezzanotte, ha subito un ulteriore attacco molto importante ma è riuscito comunque a rimanere in piedi". Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, intervenendo su Rtl 102.5.

Il sito Inps lavora ancora a singhiozzo per la presentazione delle pratiche per avere l'indennità per i lavoratori autonomi anche se la situazione è migliorata rispetto a ieri. Lo dice il presidente del patronato Cgil, Inca, Michele Pagliaro che aggiunge: "di 10 pratiche immesse nel sistema riusciamo a portarne a termine una". "Sapevamo che ci sarebbe stato questa grande richiesta - ha detto ancora - avevamo chiesto all'Inps una corsia preferenziale. C'è un collo di bottiglia perché c'è un tetto di risorse e le persone temono di non fare in tempo anche se il presidente Tridico ha assicurato che se dovesse essere necessario i fondi saranno rifinanziati".

L'attacco di ieri al portale Inps

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