Uno studio che suona come un appello: "Salviamo i dati economici dal Covid-19". Così si intitola la pubblicazione di alcuni economisti della Banca d'Italia e della Banca centrale europea (Claudia Biancotti, Alfonso Rosolia, Fabrizio Venditti e Giovanni Veronese). "Per chi prende decisioni di politica economica, per i mercati e per il pubblico, l'informazione statistica è come la bussola per il marinaio. Tuttavia, le misure messe in atto per contenere la diffusione del Covid-19 avranno - è l'avvertimento - effetti profondi non solo sulle imprese e sulle famiglie, ma anche sulla stessa bussola che dovrebbe indicare la rotta".
Ecco che "vi è il rischio concreto di non cogliere i rapidi mutamenti in corso nelle nostre economie". In questa situazione "tutti devono fare la loro parte", è il suggerimento. E lo studio individua tre "protagonisti principali": gli istituti nazionali di statistica, le aziende specializzate nella produzione di basi di dati granulari su fenomeni economicamente rilevanti e le grandi piattaforme tecnologiche (Big Tech), comprese le imprese di telecomunicazione.
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