Con 172,745 miliardi di euro (81,807 miliardi di aiuti e 90,938 miliardi come prestiti) l'Italia è il maggiore beneficiario del pacchetto Recovery Fund, ribattezzato 'Next generation Ue', proposto dalla Commissione europea. Il pacchetto include il programma temporaneo React-Ue per potenziare la politica di coesione (55 miliardi), la Recovery and Resilience Facility (560 miliardi), il Fondo per la transizione giusta rafforzato (40 miliardi) e quello per lo sviluppo rurale.
Ecco la ripartizione delle risorse prospettata da Bruxelles: -
- Italia, 172,7 miliardi (81,8 di aiuti, 90,9 di prestiti)
- Spagna, 140,4 miliardi (77,3 di aiuti, 63,1 prestiti)
- Polonia, 63,8 miliardi (37,7 di aiuti, 26,1 prestiti)
- Francia, 38,7 miliardi (solo in aiuti)
- Grecia, 32 miliardi (22,6 aiuti, 9,4 prestiti)
- Romania, 31,2 miliardi (19,6 aiuti, 11,6 prestiti)
- Germania, 28,8 miliardi (solo aiuti)
- Portogallo, 26,4 miliardi (15,5 aiuti, 10,8 prestiti)
- Repubblica Ceca, 19,2 miliardi (8,6 aiuti, 10,6 prestiti)
- Ungheria, 15 miliardi (8,1 aiuti, 7 prestiti)
- Slovacchia, 12,8 miliardi (7,9 aiuti, 4,9 prestiti)
- Bulgaria, 12,4 miliardi (9,2 aiuti, 3,1 prestiti)
- Croazia, 10 miliardi (7,4 aiuti, 2,6 prestiti)
- Paesi bassi, 6,7 (solo aiuti)
- Lituania, 6,3 miliardi (3,9 aiuti, 2,4 prestiti)
- Belgio, 5,5 miliardi (solo aiuti)
- Slovenia, 5,1 miliardi (2,6 aiuti, 2,5 prestiti)
- Svezia, 4,7 miliardi (solo aiuti)
- Lettonia, 4,5 miliardi (2,9 aiuti, 1,6 prestiti)
- Austria, 4 miliardi (solo aiuti)
- Finlandia, 3,5 miliardi (solo aiuti)
- Estonia, 3,3 miliardi (1,8 aiuti, 1,4 prestiti)
- Cipro, 2,5 miliardi (1,4 aiuti, 1,1 prestiti)
- Danimarca, 2,1 miliardi (solo aiuti)
- Irlanda, 1,9 miliardi (solo aiuti)
- Malta, 992 milioni (350 aiuti, 642 prestiti)
- Lussemburgo, 170 milioni (solo aiuti).
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