Migliorano, come Wall Street, le principali Borse europee verso fine seduta, ma restano in rosso, sulla scia dei nuovi timori di una seconda ondata di coronavirus, al contrario di Milano (+0,8%). La peggiore è Londra (-0,9%) mentre è ancora in ballo l'accordo sulla Brexit, seguita da Madrid (-0,3%), Parigi (-0,2%) e Francoforte (-0,1%), mentre dalla Cina nel pomeriggio è arrivata la notizia che emetterà 14 miliardi di dollari di titoli di Stato. L'indice d'area, Stoxx 600, perde lo 0,3%, con alcuni petroliferi molto pesanti, da Polski Koncern (-5%) a Bp (-3,2%), col greggio che rallenta il calo (Wti -1,3% a 35,8 dollari al barile). In ordine sparso le auto, con Volkswagen che sale (+1,9%), Fca che rialza la testa (+0,5%) e Daimler tra le peggiori (-0,7%). Giù le banche, soprattutto Dnb (-3,5%) e alcune polacche, mentre si riprendono le italiane, Ubi (+1,7%) e Banca Generali in particolare (+2%), con lo spread a 188 punti. Indecise le assicurazioni, con tonfo di Tryg (-8,5%), oggetto di una raccomandazione di vendita. Bene il comparto salute e balzo di Ucb (+14,7%) , dopo i risultati del proprio farmaco anti-psoriasi.
Wall Street ha aperto in forte calo. Il Dow Jones perde il 2,29% a 25.019,61 punti, il Nasdaq cede l'1,40% a 9.453,44 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,89% a 2.981,16 punti.
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