In Italia il divario di genere in
alfabetizzazione finanziaria comincia già tra i banchi di
scuola: a pesare tre fattori, l'impatto della famiglia, e in
particolare il ruolo delle madri, il contesto socio-culturale ed
il retaggio storico. Il gap è molto più profondo al Sud del
Paese, dove il livello è uguale a quello colombiano, nazione
fanalino di coda per conoscenze finanziarie. E' quanto emerge
da uno studio del National Bureau of Economic Research (NBER),
a firma di Laura Bottazzi, economista e docente all'Università
di Bologna, e di Annamaria Lusardi della George Washington
University e direttore del Comitato per la programmazione e il
coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Edufin).
Il gap resta per tutta la vita : nel nostro paese, secondo una
recente indagine Doxa esiste un divario tra i 10 e i 20 punti
percentuali rispetto agli uomini sulle conoscenze che le donne
dichiarano di avere su concetti base della finanza, come la
differenza tra interesse semplice e interesse composto o la
relazione rischio - rendimento. la crisi dovuta alla pandemia ha
accentuato la situazione ma la fragilità messa in evidenza dai
dati sull'Italia, però, è strutturale ed è precedente alla
crisi. La pandemia ha solo reso ancora più evidenti i punti di
cedimento del nostro sistema e ha accesso i riflettori sui
gruppi della popolazione più fragili.
"La conoscenza finanziaria delle ragazze e delle donne può e
deve migliorare in Italia. Le statistiche non sono il nostro
destino. Bisogna investire sull'educazione finanziaria delle
donne per la ripresa del Paese, perché - dice Anna Maria
Lusardi - le donne possano contare davvero".
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