L'italiana Retelit sarà uno dei
protagonisti della digitalizzazione della Libia. Il Governo ha
ambiziosi progetti nella fibra e nel 5G e, attraverso la Libyan
Post, Telecommunications & IT Holding Company, la holding di
tutti gli investimenti di tlc del governo (e azionista di
Retelit con il 14,7%), ha coinvolto i suoi partner per
discuterne durante un forum di due giorni che si è svolto a
Tripoli, il 13 e 14 dicembre.
L'impegno del Governo è quello "in un orizzonte di 5 anni -
ha spiegato all'ANSA il presidente di LPTIC, Faisel Gergab - di
portare un upgrade delle infrastrutture e digitalizzare il
paese" al servizio di una nuova industria e una nuova economia
attraente per gli investimenti stranieri "con un impegno
economico di circa 3 miliardi di dollari".
Al forum ha partecipato in presenza il ceo di Retelit
Federico Protto con un team del gruppo italiano e i manager di
Ericsson, Huawei, Nokia (in video conferenza), ZTE. Cinque i
progetti su cui concentrarsi. Oltre al 5G quelli nel fisso dove
è direttamente coinvolta Retelit: la creazione in Libia di una
rete in fibra ottica più performante e ottimizzata rispetto a
quella attuale, l'atterraggio di cavi sottomarini, cavi
terrestri per creare connessioni in fibra con gli altri paesi
africani e un data center.
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