Sono in rialzo le principali Borse
europee, in linea con la maggioranza dei mercati asiatici e in
attesa, tra l'altro, dei dati sull'l'inflazione, la
disoccupazione e l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona e
sulla disoccupazione in Germania. Già nel corso della seduta
asiatica intanto si sono registrati il rialzo del greggio (wti
+2,2%) a 67,8 dollari al barile, nel giorno della riunione
dell'Opec Plus. In aumento le quotazioni dell'oro (+0,5%) a
1.913 dollari l'oncia. In rialzo le quotazioni della quasi
totalità dele materie prime, a cominciare dai metalli, dove
spicca il balzo del minerale di ferro (+4,3%) a 1.137 dollari la
tonnellata. Sopra i 10.000 dollari alla tonnellata il rame
(+0,4%), oltre i 18.000 il nichel (+1,2%), evidente segnale del
fatto che la speculazione prosegua, come evidenziano alcuni
analisti. Eccezione l'acciaio (-1%) a 28,3 dollari l'oncia. Tra
le monete yuan ai massimi sul dollaro da tre anni, con
l'annuncio di manovre da parte della banca centrale cinese, così
come la sterlina, in attesa di un discorso del governatore della
banca centrale del Regno Unito. In Europa la Piazza migliore è
Francoforte (+0,7%), seguita da Londra (+0,4%) e Parigi (+0,3%).
Piatta Madrid (-0,05%). In testa Milano (+0,8%), con lo spread
Btp-Bund in calo sotto 108 punti.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna
lo 0,5% spinto dall'energia e dai materiali. Tra i petroliferi e
l'impiantistica di settore spiccano Aker (+3,2%) e Lundin
(+2,8%). Nel comparto metalli ed estrazione forti guadagni per
Anglo American e Rio Tinto (+3,4%), nel rame per Antofagasta
(+2,7%), nell'acciaio soprattutto per Evraz (+3,3%). Bene i
semiconduttori, a partire da Nordic Semiconductor (+2,8%). Auto
in forma, a iniziare da Volkswagen (+3,2%9 e Daimler (+2,4%),
che ha risolto la disputa sui brevetti tecnologici con Nokia
(+1% a Parigi). Bene la maggioranza delle banche, a cominciare
da Unicredit (+2,3%) e SocGen (+2%), con eccezioni come Hsbc
(-1%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA