Come affrontare le nuove
competenze in continua evoluzione, come sfruttare il potenziale
della tecnologia digitale nel rispetto dei principi e dei valori
etici e come promuovere l'utilizzo di infrastrutture digitali
comuni per supportare la collaborazione nella ricerca, nella
scienza aperta e nell'istruzione superiore. Sono i tre pilastri
intorno ai quali si sono confrontati i ministri della Ricerca
dei Paesi del G20 riuniti, per la prima volta, a Trieste in un
incontro presieduto dal Ministro dell'Università e della Ricerca
Maria Cristina Messa, ed al quale hanno preso parte anche
organizzazioni internazionali come Ocse e Unesco. E' questo il
senso della "Dichiarazione congiunta sulla valorizzazione della
ricerca, dell'istruzione superiore e della digitalizzazione per
una ripresa forte, sostenibile, resiliente e inclusiva",
adottata da tutti gli intervenuti all'incontro.
Ministri e delegati hanno discusso di come affrontare le
nuove sfide per conseguire i comuni obiettivi di sviluppo
sostenibile delle comunità, concordando di continuare a lavorare
insieme anche nel corso della futura Presidenza indonesiana del
G20 "per una transizione digitale che porti a una ripresa e a
una crescita forti, sostenibili e resilienti". "Riconosciamo che
la cooperazione internazionale nella ricerca è di fondamentale
importanza per il progresso della scienza e per risolvere le
sfide sociali e globali, che non possono essere risolte da un
solo Paese". Per questa ragione, integrando la Dichiarazione con
un Allegato di buone pratiche, i ministri della Ricerca dei
Paesi del G20 hanno evidenziato l'esigenza di "incoraggiare il
continuo scambio e il rafforzamento della collaborazione e della
cooperazione in ricerca e istruzione superiore a livello
internazionale"
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