"Plaudo al coraggio del ministro
Cingolani e alle verità di buon senso che ha detto sul nucleare.
C'è da sorprendersi per le polemiche: le iniziative di cui ha
parlato (i mini-reattori di ultima generazione, gli Smr, Small
Modular Reactors, n.d.r.) sono cose che vanno avanti da tempo
nell'economia internazionale. Nel mondo ci sono una ventina di
questi impianti in fase di completamento, e che diventeranno
operativi entro il 2026, in paesi come Cina, Russia e
Argentina". Lo ha detto all'ANSA Umberto Minopoli, presidente
dell'Associazione italiana nucleare (Ain), organizzazione no
profit che raccoglie i centri di competenza sul nucleare in
Italia.
"Quello che è stato detto dal ministro è importante -
dichiara ancora Minopoli -. Vuol dire prendere atto di questa
realtà, e finirla di parlare del nucleare come di una cosa
teorica. C'è attivismo nel settore a livello internazionale: il
mercato va avanti, le iniziative si moltiplicano e gli
investitori ci credono. Anche in Italia sono stati raccolti 118
milioni di euro dal fisico Stefano Buono per la costruzione di
un Small Modular Reactor, con la partecipazione di investitori
importanti. E il Politecnico di Milano sta mettendo insieme
tutte le competenze nazionali per creare una filera in questo
campo".
Secondo Minopoli "parliamo di una nuova tecnologia, diversa
dalle centrali tradizioni. Sono piccoli reattori avanzati a
fissione, che non producono scorie radioattive ad alto
decadimento, perché i prodotti di risulta diventano nuovo
combustibile. Poi questi impianti non hanno pompe ed elementi
manuali, e questo elimina fattori di criticità". Infine,
conclude il presidente dell'Ain, "c'è la fusione nucleare, sulla
quale la ricerca sta andando avanti. In Francia si sta
completando l'impianto sperimentale Iter e in questi giorni è
stata annunciata un'iniziaitiva simile anche in Inghilterra".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA