I timori di un contagio finanziario
del gruppo cinese Evergrande affossano la Borsa di Hong Kong
(-3,39% a seduta non ancora chiusa) trascinando al ribasso non
solo le società di sviluppo immobiliare ma anche banche e
assicurazioni. La domanda che si rincorre è se il governo di
Pechino estenderà il giro di vite già partito sulle società
private in altri settori sul comparto immobiliare della città.
Si è indebolito anche lo yuan offshore in un movimento generale
probabilmente amplificato dal fatto che gli altri listini
asiatici, da Tokyo a quelli cinesi, oggi erano chiusi per
festività.
Male anche la Borsa di Sydney (-2,1%) e il dollaro
australiano mentre il minerale di ferro ha esteso le perdite al
di sotto di 100 dollari a tonnellata.
Sono orientati al ribasso il futures europei e americani e in
leggero aumento i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa in vista
della riunione della Fed di mercoledì dove ci si attende possano
cominciare a essere gettate le basi per un riduzione degli
stimoli monetari.
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