"A fronte di 26 miliardi di
possibili iniziative, solo 6 miliardi sono le richieste di
finanziamenti Ue e gli altri non hanno bisogno di fondi europei,
ma occorre che le riforme strutturali si compiano in maniera
veloce e significativamente efficace. La transizione verde, la
transizione energetica in corso, è conveniente dal punto di
vista economico, l'unico punto è la velocità delle
autorizzazioni e la formazione di persone al lavoro: calcoliamo
100.000 maggiori addetti, che sono da formare, perché non ci
sono con questa formazione tecnica necessaria". Così Francesco
Starace, ceo di Enel, parlando all'Italian Energy Summit, dal
titolo "Verso un'Italia green: le prossime sfide della
transizione energetica", organizzato dal 24 Ore Eventi con il
Sole 24 Ore.
A proposito poi delle città, "ne parliamo stando in Europa,
quindi le pensiamo a misura d'uomo - ha aggiunto Starace - ma ci
sono megalopoli in crescita vertiginosa nel mondo: da 10 a 40
milioni di abitanti. Queste città sono oggi i principali centri
di consumo energetico del mondo: da sole consumano circa il 70%
dell'energia mondiale ed emettono circa l'80% dell'anidride
carbonica e se non efficientiamo energia nelle città e non le
decarbonizziamo è difficile raggiungere i goal".
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