"Da gennaio a oggi il costo del
bitume (prodotto di derivazione petrolifera essenziale per la
costruzione e la manutenzione delle strade e non solo) è
aumentato del 40%. Per evitare che il caro materiali produca più
danni alle imprese di quelli prodotti del COVID negli ultimi due
anni, va previsto anche per il secondo semestre 2021 il
meccanismo promosso dal Governo per la compensazione dei costi
dei materiali da costruzione che hanno subito un incremento
superiore all'8%". Lo scrive in un comunicato l'Associazione
SITEB - Strade ITaliane E Bitume in una lettera indirizzata al
Presidente del Consiglio dei Ministri - Mario Draghi, al
Ministro dell'Economia e delle Finanze - Daniele Franco, al
Ministro dello Sviluppo Economico - Giancarlo Giorgetti e al
Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili -
Enrico Giovannini.
L'energica ripresa dell'attività in edilizia (stimolata dai
provvedimenti governativi riguardanti le agevolazioni per i
lavori di riqualificazione energetica e sismica degli edifici) e
dei lavori di manutenzione stradale si sta scontrando da alcuni
mesi con l'incremento dei costi delle materie prime e anche con
la carenza sistematica dei prodotti necessari per eseguire i
lavori. A mancare sono soprattutto le materie prime di
derivazione petrolifera, ma non solo.
Tale situazione si è ulteriormente complicata dalla fine
dell'estate. Al rialzo dei prezzi sono andati infatti a
sovrapporsi, a partire da settembre, incrementi inimmaginabili
del petrolio e dell'energia elettrica, che registra aumenti del
60% e termica (il costo del gas è più che raddoppiato). Tutto
questo si tramuta in grosse difficoltà di gestione dei cantieri
avviati, sia in termini di avanzamento lavori, che di
aggiornamento dei prezzi in corso d'opera.
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