"La nostra opinione ribadita più volte è che è necessario prorogare tutti bonus al 2023" per spingere la ripresa e facilitare il raggiungimento degli obiettivi europei 2030. Oggi forse si potrebbe discutere di cosa resterà, a partire dal 2024, con la possibilità di prevedere anche un decalage". E' quanto afferma il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, sottolineando che "per quanto riguarda la tematica che sta emergendo oggi sulle case unifamiliari, interpretando i timori del governo, è una questione che si potrebbe definire imponendo un tetto di reddito". "Ma se i bonus sono ora tutti essenziali potremo però fin d'ora regolamentarne meglio i contenuti", dice Buia. "Per evitare speculazioni ai danni dello stato - spiega il presidente dell'Ance - si potrebbe uniformare tutti i bonus al modello 110 applicando per tutte le agevolazioni prezzari (day e regionali).
Questo anche - sottolinea Buia - per avere la certezza di operatori qualificati che garantiscano organizzazione e correttezza nelle esecuzione dei lavori e nei prezzi ma anche un'organizzazione certa per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro".
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