Riparte il factoring in Italia.
Secondo l'indagine dell'associazione degli operatori del
settore, Assifact, "nonostante le incertezze legate alla quarta
ondata del Covid, alle difficoltà di approvvigionamento di
materie prime e all'inflazione" si attende una chiusura del 2021
con un +9,66% del volume d'affari complessivo e un rialzo
ampiamente positivo (fra +5,68% e +10,79%) anche nel 2022. ,
Secondo Alessandro Carretta, Professore ordinario di Economia
degli Intermediari Finanziari presso l'Università Tor Vergata di
Roma e Segretario Generale di Assifact, "in un momento di forte
discontinuità come quello attuale, caratterizzato dalla
prosecuzione dell'emergenza sanitaria, dall'andamento
dell'inflazione, dalle attese sui tassi di interesse e sugli
effetti del PNRR, è sempre difficile fare previsioni. Queste
riflessioni e questo confronto con gli operatori sono importanti
e servono proprio per essere preparati alle incertezze e ai vari
scenari possibili". Con la pandemia il mercato del factoring a
livello mondiale aveva registrato nel 2020 il primo calo dopo 10
anni di crescita ininterrotta. È accaduto anche in Italia, dove
il segno negativo è stato tuttavia inferiore rispetto alle forme
di finanziamento bancario a breve termine, e questo nonostante
l'esclusione dei factoring dai primi provvedimenti di moratorie
e garanzie pubbliche varati nell'emergenza.
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