Aumenta il gap tra uomini e donne
durante la pandemia, che ha esacerbato squilibri già esistenti
nel mondo del lavoro, in un paese agli ultimi posti in Europa
per tasso di occupazione femminile. Lo smartworking ha poi
aumentato il carico di lavoro domestico sulle spalle delle
donne, anche nelle coppie in cui entrambi i partner hanno
lavorato da casa. È la fotografia che emerge dalla ricerca
dell'Axa Research Lab on Gender Equality, istituito oltre un
anno fa da Axa Research Fund, Axa Italia e Università Bocconi. A
differenza delle crisi economiche precedenti, viene evidenziato
nello studio, questa volta il settore più coinvolto è stato
quello dei servizi, nel quale, la maggior parte delle donne
lavoratrici sono occupate. Inoltre, con lo smartworking, per il
65% delle donne è cresciuto l'impegno nella cura della casa
contro il 40% degli uomini. Dalla ricerca emerge anche che le
donne in gran parte del mondo sono state più propense degli
uomini a valutare il Covid-19 come un problema di salute
rilevante (59% contro 48,7% degli uomini). L'obbiettivo dell'Axa
Research Lab on Gender equality, è di "promuovere la conoscenza
e aumentare la consapevolezza necessaria affinché la società
progredisca sulla sfida dell'uguaglianza, per creare una cultura
del cambiamento", evidenzia il ceo del gruppo Axa Italia,
Giacomo Gigantiello, durante l'evento sulla Gender equality,
presso Sda Bocconi. Intervenendo all'evento, in video
collegamento, la ministra per le pari opportunità, Elena
Bonetti, ha sottolineato che "le pari opportunità sono diventate
più che mai una priorità perché non possiamo pianificare uno
sviluppo sostenibile senza includere le donne. Servono azioni
strutturate e di ampio respiro con un coordinamento molto
ampio". Per Paola Profeta, docente di Public Economics
all'Università Bocconi, "in termini di parità di genere l'Italia
è in ritardo: abbiamo un tasso di occupazione femminile pari al
49% e questa è un'emergenza molto forte".
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