Il finanziamento degli "ingenti investimenti" per "la difesa" e "la transizione verde" che l'Ue è chiamata ad affrontare "richiederà un quadro di sostegno delle regole di bilancio e potenziali nuovi meccanismi di finanziamento congiunto a livello europeo". Lo ha detto il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, nel corso di una conferenza a Bucarest. "Questi investimenti sono cruciali per aumentare la nostra autonomia in questi settori strategici", ha aggiunto.
"La guerra avrà inevitabilmente un impatto sull'economia europea e aggraverà le sfide che stavamo già affrontando". Per gli Stati membri ci sarà "un impatto diverso a seconda della loro esposizione al gas russo" o dell'afflusso "molto ampio di profughi", ha inoltre detto Gentiloni, intervenendo a una conferenza a Bucarest. "È ancora troppo presto per stimare l'impatto della guerra sull'economia europea. Ma è sempre più evidente che la crescita al 4% che avevamo previsto per l'Ue appena due settimane prima dell'invasione dovrà essere rivista verso il basso", ha indicato, evidenziando che ci si può aspettare un'ulteriore aumento dei prezzi al consumo e dell'inflazione.
Davanti al caro energia esacerbato dalla guerra in Ucraina "il primo obiettivo è garantire che i prezzi dell'energia rimangano accessibili" e "abbiamo incoraggiato gli Stati membri a utilizzare un'ampia gamma di misure per attutire gli aumenti dei prezzi, come esenzioni fiscali o sussidi", ha aggiunto il commissario europeo, ricordando il piano lanciato a inizio marzo dalla Commissione Ue "per ridurre di due terzi la domanda di gas russo entro la fine dell'anno". "Il secondo obiettivo è garantire la sicurezza dell'approvvigionamento. Dobbiamo garantire uno stoccaggio sufficiente per il prossimo inverno e diversificare le nostre forniture di gas. Ci stiamo già impegnando con numerosi Paesi per aumentare le importazioni di gas naturale liquefatto (gnl)", ha sottolineato inoltre osservando che "trovare alternative al gas russo aiuterà a breve termine", ma "il modo migliore per soddisfare il nostro fabbisogno energetico a lungo termine è diversificare le nostre fonti energetiche e porre fine del tutto alla nostra dipendenza dai combustibili fossili".
"L'Ue è già un leader mondiale in questo senso. Abbiamo obiettivi per la neutralità climatica entro il 2050 e una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Data la situazione attuale - ha aggiunto -, dobbiamo fare di più e dobbiamo farlo più velocemente".
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