Chiusura in rialzo per l'ultima
seduta di settimana alla Borsa di Mosca. L'indice Moex è salito
del 2,08% a 2.759 punti. Corsa per alcuni titoli, come Aeroflot
(+2,8%), Rosneft (+2,8%) e Gazprom (+3,6%), protagonista delle
mosse che il Cremlino sta mettendo in campo per i rifornimenti
all'Europa. Rally di Sberbank (+7,5%), che vede però il ramo
britannico a rischio di collasso a causa delle sanzioni, mentre
ha perso Novatek (-4,1%).
Sul fronte valutario, il rublo, che nei giorni passati aveva
ripreso quota, nell'ultima seduta di settimana ha perso qualcosa
sul dollaro, scambiato intorno a 85, quindi ancora distante dai
75 che precedevano la guerra in Ucraina. In calo anche la
quotazione sull'euro, intorno a 94 euro, ma abbastanza vicino ai
91, cioè al valore di prima dell'attacco. Entrambi i valori sono
lontani dal picco di 154 per il dollaro e di 167,3 per l'euro,
risalenti al 7 marzo, in seguito ai forti cali del rublo nei
primi giorni del conflitto.
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