Le commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera hanno dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette. Il provvedimento è atteso in aula a Montecitorio lunedì. Le misure stanziate dal dl ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 per fare fronte al caro energia con misure come la cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. La restante parte va a sostegno delle filiere produttive più in difficoltà in questa fase. Sono previste inoltre liberalizzazioni per le rinnovabili e l'aumento della produzione di gas nazionale.
Il Gestore dei servizi energetici Gse comprerà energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, e la destinerà con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna. Lo prevede l'emendamento Energy release al decreto bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.
L'emendamento ha "il fine di garantire la piena integrazione e remunerazione di medio termine degli investimenti in fonti rinnovabili nel mercato elettrico" e di "trasferire ai consumatori" i benefici di questa integrazione.
I rincari della bolletta energetica per famiglie e imprese, con le misure già adottate dal Governo (5,3 miliardi nel 2021 e 14,7 miliardi per il primo semestre 2022), nelle stime del Def verrebbero ridotti nel primo semestre "di almeno un quarto rispetto a uno scenario senza gli interventi del Governo". Lo scrive nella sua introduzione al Def il ministro dell'Economia Daniele Franco.
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