Decolla il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam dopo l'annuncio di Gazprom, che ha sospeso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria per effetto del mancato pagamento in rubli del gas.
I future sul metano, benchmark del prezzo del metano in Europa, balzano del 16% a 119,75 euro al megawattora, dopo aver toccato un rialzo massimo del 24%.
Le Borse europee dopo un avvio al ribasso in apertura virano al rialzo a metà seduta con gli investitori che ritengono per ora gestibile l'affondo sul gas di Mosca, che ha sospeso le forniture a Polonia e Bulgaria per non aver pagato il metano in rubli. Da un lato Ursula von der Leyen ha detto che l'Europa era "preparata" a questo scenario mentre funzionari della Ue hanno confermato che ci sono riserve sufficienti per affrontare le prossime settimane. Fonti vicine a Gazprom hanno fatto sapere che non sono previsti ulteriori interruzioni prima della seconda metà di maggio, non essendo previsti prima di allora nuovi pagamenti. Parigi avanza dello 0,7%, Londra e Milano dello 0,6% e Francoforte dello 0,4% mentre l'euro resta debole sul dollaro, a 1,0611, sui timori per l'economia dell'Eurozona, e il rublo viene galvanizzato dal pressing di Mosca (73,9 con il dollaro, +2,1%) al pari del listino azionario russo, con l'indice Moex che sale del 2,3% e Gazprom che avanza del 3%. Ben impostati anche i future su Wall Street, con i principali indici in rialzo di circa un punto percentuale. Il venir meno di nuove interruzioni, almeno nell'immediato, ha rallentato la corsa del gas, che continua comunque a salire del 4% a 107 euro al megawattora sulla piazza di Amsterdam. Bene anche il petrolio, in rialzo di poco meno di un punto percentuale, con il wti a quota 102,5 e il brent a 105,7. Il ritorno di un po' di propensione al rischio penalizza i titoli di stato i cui rendimenti sono tutti in rialzo. Si allarga anche lo spread Btp-Bund (+3 punti base a quota 177) mentre il rendimento dei decennali italiani sale al 2,588%. A Piazza Affari si mettono in luce Moncler (+3,7%), Nexi (+3,7%), Pirelli (+2,3%), Stellantis e Ferrari (+2,2%) mentre tra i bancari brillano Banco Bpm (+2%) e Mediobanca (+1,9%). Ad aiutare i listini sono anche le misure di stimolo annunciate dalla Cina, che spingerà sui progetti infrastrutturali. In Europa reazioni Deutsche Bank reagisce male alla revisione dei target sui costi (-5,4%), Credit Suisse è debole dopo un nuovo trimestre in rosso (-0,7%) mentre Mercedes festeggia i risultati in crescita (+3,7%) e sale anche Stm (+0,9%) dopo i conti.