I mercati girano la boa di metà
seduta ancora in un clima pessimo e molto nervoso: le Borse
europee cedono ancora pesantemente dopo che la scorsa è stata la
peggiore settimana dall'ottobre 2020, i titoli di Stato europei
e soprattutto dei Paesi più colpiti dalla speculazione sono
sotto fortissima pressione, l'euro è progressivamente sempre più
debole in un contesto di tassi in rialzo.
In attesa di sapere se mercoledì la Fed interverrà più
pesantemente sui tassi visti gli ultimi dati dell'inflazione
statunitense, la Borsa di Amsterdam cede due punti percentuali e
mezzo, Milano il 2,2% tra forti variazioni, Parigi il 2,1% e
Francoforte due punti. In calo dell'1,7% Madrid e dell'1,6%
Londra, mentre Mosca ondeggia sulla parità con l'indice Moex in
rubli e sale del 4% con l'Rtsi in dollari.
In Piazza Affari Saipem cede il 10% poco sopra i 40 euro dopo il
raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio, con Nexi
in calo di oltre il 6%. Male comunque tutte le banche (Intesa
-4%, Banco Bpm -3%), mentre tiene ancora Recordati, che sale di
un punto percentuale.
L'euro scambia a 1,046 sul dollaro dopo un avvio a 1,047 e resta
fortissima la tensione sui titoli di Stato del Vecchio
continente. Il rendimento del Btp a 10 anni sui mercati
telematici cresce di 15 punti base al 3,9% aggiornando i massimi
dal 2013, con lo spread rispetto al Bund tedesco a 232 punti
base.
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