La nuova seduta in calo dei mercati europei ha portato a una perdita finale dell'indice Stoxx 600, che raggruppa i principali titoli azionari del Vecchio continente, dell'1,5%, il che si traduce in circa 147 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta. Piazza Affari, con una flessione finale del 2,38% dell'indice Ftse All Share, lascia sul terreno 15,4 miliardi di capitalizzazione.
La Borsa di Milano (-2,47%) chiude pesante in linea con gli altri listini europei. Piazza Affari, maglia nera nel Vecchio continente, è stata appesantita dalle banche e dalle auto. In rialzo lo spread tra Btp e Bund che chiude a 192 punti, rispetto ai 186,9 punti della vigilia, mentre il rendimento del decennale italiano scende al 3,25%. In fondo al listino Unicredit e Intesa che cedono poco più del 5%. Male anche Bper (-3,9%), Banco Bpm (-3,1%) e Mps (-2,9%). Male anche il comparto dell'automotive con Iveco (-4,8%), Stellantis (-3,3%) e Cnh (-2,2%). Debutto in calo per De Nora che lascia sul terreno il 4,4% a 12,90 euro, sotto il prezzo dell'Ipo fissato a 13,5 euro. I rincari del prezzo del gas penalizzano le utility con Enel (-3,3%), A2a (-3%), Hera (-1,4%). Male l'energia dove Tenaris cede il 2,5% ed Eni (-2,4%). Seduta in rosso per Saipem (-56% i diritti e -21% il titolo) mentre è in corso l'aumento di capitale. Pochi titoli evitano la tempesta. Moncler (+0,3%), Amplifon (+0,2%) e Recordati (-0,1%)
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