L'euro tocca la parità sul dollaro, scivolando ai livelli più bassi da dicembre 2002: intorno alle 10.20, il cross euro/dollaro ha toccato quota 1,00 (-0,39%) per poi risalire di qualche frazione di centesimo a 1,004.
La moneta unica scivola ai minimi degli ultimi 20 anni. Il biglietto verde avanza anche nei confronti della sterlina, appesantita dalle tensioni e dall'incertezza politiche in Gran Bretagna.
Sull'euro pesa la crisi energetica europea ma anche l'atteso rallentamento economico che alimenta i dubbi sulle capacità della Bce di combattere l'inflazione. Secondo gli analisti, le strette delle banche centrali a livello mondiale continueranno a mettere sotto pressione l'euro e a spingere il dollaro. Un trend che potrebbe accentuarsi nel caso in cui l'Europa e gli Stati Uniti scivolassero in recessione, con l'euro che potrebbe scendere sotto la parità.
L'euro debole rispetto al dollaro "potrebbe essere anche considerato un vantaggio per l'economia europea perché incoraggia la nostra capacità di esportare", ma "secondo me sarebbe un errore". "Dobbiamo anche pensare al versante negativo, all'altro lato della medaglia". Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni in conferenza stampa al termine dell'eurogruppo, precisando però che del tema non si è parlato oggi nella riunione del ministri finanziari dell'eurozona.
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