Lo scudo anti-spread della Bce servirà a soffocare sul nascere le crisi del debito stile 2011.
Ma non toglierà ai Governi le castagne dal fuoco eliminando episodi di turbolenza, come è evidente oggi dalla reazione dello spread Btp-Bund che, all'annuncio dello scudo, anziché scendere è salito.
Il Transmission Protection Mechanism ('Tpi') annunciato oggi dalla Bce è, già nel suo nome, un compromesso fra le anime della Bce: non è un paracadute pronto ad attivarsi ad ogni fiammata dello spread. Ma uno strumento, che affianca quelli preesistenti, l'Omt di Draghi e i reinvestimenti del 'Pepp' pandemico, da attivare con lo scopo preciso di far sì che la trasmissione degli impulsi di politica monetaria sia omogenea nell'area euro..
Il Tpi comprerà titoli di Stato (con la possibilità di estendersi ad altri bond) con scadenza fra uno e dieci anni, sterilizzando gli acquisti per non alimentare inflazione. Ma non fissa una soglia massima esplicita per lo 'spread'. Nessun automatismo: al contrario, la presidente della Bce Christine Lagarde ha sottolineato che la Bce deciderà in maniera "discrezionale". Le condizioni per beneficiarne non sono quelle rigide del Mes, ma il Tpi non è nemmeno un assegno in bianco: rispetto del 'fiscal framework' Ue, l'assenza di gravi squilibri macroeconomici, sostenibilità del debito, rispetto degli impegni presi con il recovery e con le raccomandazioni specifiche della Commissione Ue.
Lagarde non ha fatto mistero che "alcune componenti dello strumento è meglio tenerle riservate". Ed è qui la delusione di molti investitori oggi: lo scudo non riporta le lancette dell'orologio indietro a quando la Bce era il principale compratore di debito sui mercati.
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