Il governo studia la possibilità di
azzerare l'Iva su pane e pasta e ridurla dal 10 al 5% su carne e
pesce. Lo ha confermato la vice ministra dell'economia Laura
Castelli. "E' un piano concreto e eventualmente alternativo o
aggiuntivo ai 200 euro - ha detto a Radio 24 a chi le chiedeva
se nel decreto aiuti si stia ragionando a queste ipotesi - si
stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto
quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani,
interverremo in questo senso nel decreto di luglio".
Castelli ha sottolineato inoltre che si sta "riassestando in
queste ore il decreto" di luglio, "le risorse che vengono
dall'assestamento sono di più" e 12-13 miliardi sono una "cifra
possibile, molto vicina alla realtà". La vice ministra ha
sottolineato in particolare che "stiamo contando perché
l'aumento dei tassi di interesse erode un po' queste risorse, ma
non è una misura in deficit come tutti i decreti che abbiamo
fatto quest'anno". "Se non fosse caduto il governo - ha concluso
- probabilmente avremmo fatto questo decreto di luglio e anche
altri interventi prima della legge di bilancio".
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