/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Reddito: Durigon, basterà rifiuto di lavoro per cancellarlo

Reddito: Durigon, basterà rifiuto di lavoro per cancellarlo

Il sottosegretario, rinnovabile per periodi sempre più brevi

ROMA, 07 novembre 2022, 18:52

Redazione ANSA

ANSACheck

. - RIPRODUZIONE RISERVATA

. - RIPRODUZIONE RISERVATA
. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Reddito di cittadinanza non sarà a vita ma sarà rinnovabile per periodi sempre più brevi e con un assegno a scalare. Inoltre chi rifiuterà anche una sola offerta di lavoro perderà il sussidio. Lo spiega il Corriere della Sera in un articolo che riporta le parole del sottosegretario al Lavoro, il leghista Claudio Durigon.

La proposta della Lega, secondo il sottosegretario, "è più morbida di altre che circolano nella coalizione, ma si muove nello stesso solco" e il punto di partenza è che "il sussidio non può essere a vita. Va fissato un termine oltre il quale non si può andare, un po' come con la Naspi", l'indennità di disoccupazione. Un percorso "ragionevole", secondo Durigon, "prevede, dopo i primi 18 mesi di Reddito, che si possa andare avanti al massimo per altri due anni e mezzo, ma con un décalage". In sostanza dopo i primi 18 mesi, se la persona non ha trovato un lavoro, viene sospesa dal sussidio e inserita per sei mesi in un percorso di politiche attive del lavoro. Se dopo 6 mesi la persona è ancora senza lavoro, potrebbe ottenere di nuovo il Rdc, "ma con un importo tagliato del 25% e una durata ridotta a 12 mesi", durante i quali continuerebbe a fare formazione. Se anche dopo questo periodo il beneficiario non è entrato nel mercato del lavoro, verrà sospeso per altri sei mesi, passati i quali potrà chiedere per l'ultima volta il Rdc, questa volta "solo per sei mesi e per un importo decurtato di un altro 25%. Prenderà cioè la metà di quanto prendeva all'inizio".

La riforma prevederà poi che si decade dal diritto al reddito anche rifiutando una sola offerta congrua di lavoro, oggi sono due. Da questa stretta verrebbe colpito "un percettore su tre del Rdc", dice Durigon. Infine, c'è il versante dei controlli.   "Pensiamo - dice il sottosegretario - che il sistema non debba più essere gestito centralmente dall'Inps ma sul territorio dai Comuni, che conoscono meglio le reali situazioni di povertà».

 




   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza