Nel primo semestre del 2023
l'attività del Sincrotrone di Trieste sarà dimezzata per
fronteggiare il caro bollette. Lo ha annunciato il presidente di
Elettra Sincrotrone, Alfonso Franciosi.
L'Elettra Sincrotrone è un centro di ricerca
multidisciplinare di eccellenza aperto alla comunità scientifica
mondiale, specializzato nella generazione di luce di sincrotrone
e di laser ad elettroni liberi di alta qualità, impiegato ad
esempio nelle celle a combustibile, nei catalizzatori per
sostanze chimiche, varie applicazioni nelle scienze dei
materiali e della vita. Particolarmente energivoro, ad
utilizzarlo sono ricercatori o industriali provenienti da una
cinquantina di Paesi.
La programmazione dell'attività della macchina ha cadenza
semestrale e Franciosi ha spiegato che la sosta prevista
solitamente per il mese di gennaio (quando in genere l'energia è
più costosa) per manutenzione, sarà prolungata anche a febbraio
e marzo.
"Riceviamo 1.200 proposte per fare esperimenti e ne
accettiamo mediamente 500; ora ne potremo accettare 250 - spiega
il presidente - Se un ricercatore universitario o un industriale
prima aveva una probabilità su due o una su tre di fare
esperimenti, ora ne avrà una su quattro o una su sei. Meno
ricerca, meno risultati, meno pubblicazioni e, dunque, anche
meno risposte da dare". Il secondo semestre 2023 non è stato
ancora programmato ma, "se il costo dell'energia dovesse restare
invariato e se la Commissione europea non varerà un serio
piano", la riduzione dell'attività si protrarrà.
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