Le 34 società industriali e di
servizi controllate dallo Stato, attraverso il ministero
dell'Economia e delle Finanze hanno fatturato nel 2021 279,6
miliardi, una cifra mai raggiunta, in aumento di 86,9 miliardi
di euro (+45,1%). A crescere anche gli utili, a fronte di
perdite dell'anno precedente. Un trend che in base alle
previsioni dovrebbe ripetersi anche nel 2022.
Sono alcuni dei dati principali della quarta edizione del
"Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato
2017-2021" realizzato dal Centro Studi CoMar. A crescere però
anche i debiti: 182,8 miliardi nel 2021, 18,6 miliardi in più
(+11,3%) e in aumento del 40,6% rispetto al 2017 con un rapporto
sul fatturato che sale al 65,3%.
A spingere i risultati, reti, energia e infrastrutture:
l'87,2% del fatturato è stato realizzato in reti e
infrastrutture, suddiviso fra il 79,5% dell'energia e il 7,7% di
trasporti e telecomunicazioni; il 10,4% è ascrivibile alla
meccanica; quote di poco superiori all'1% per editoria,
spettacolo, sport e per l'ict; quote residuali, vicine allo
zero, per ambiente e territorio o per servizi alla pubblica
amministrazione.
Il risultato di competenza delle società controllate ha
registrato utili per 11,4 miliardi di euro, a fronte di perdite
per 4,2 miliardi nel 2020; apportando un saldo positivo di 14,3
miliardi nel triennio 2019-2021; il margine operativo netto è
stato di 26 miliardi di euro, in significativo miglioramento
(+10,3 miliardi; +65,9%), per un nuovo primato, sui 15,6
miliardi del 2020, ma anche sui 21,6 del 2017 (+20,2%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA