Nel 2022 sono state create circa 380mila posizioni lavorative, valore superiore a quello registrato nel 2019, prima dell'emergenza sanitaria. E' quanto indica la nota congiunta sul mercato del lavoro realizzata da ministero del Lavoro, Bankitalia e Anpal, in cui si sottolinea che il bilancio del 2022 "è ampiamente positivo, ma si conferma il rallentamento del mercato del lavoro a fine anno". La crescita occupazionale dell'anno è riconducibile esclusivamente alla componente a tempo indeterminato: sono stati creati oltre 400mila posti di lavoro stabili.
Nei primi undici mesi del 2022 il numero di disoccupati è diminuito di circa 120mila unità , una riduzione significativa anche se meno pronunciata rispetto a quella del 2021 (nello stesso periodo erano -350mila). Il rallentamento del mercato del lavoro nella seconda metà del 2022 si è riflesso infatti in un aumento del numero dei disoccupati. Alla flessione del numero di disoccupati nel primo semestre è infatti seguita una risalita a partire dalla fine dell'estate, accentuatasi in autunno, quando molti contratti a tempo determinato sono giunti a scadenza, spiega il rapporto.
QUASI UN MILIONE DI NUOVI POSTI NEL BIENNIO
Nell'ultimo biennio è stato creato quasi un milione di nuovi posti di lavoro alle dipendenze nel settore privato non agricolo (al netto delle cessazioni). Banca d'Italia e Anpal sottolineano quindi che "la ripresa ha riassorbito completamente la caduta causata dall'emergenza sanitaria". In particolare, come indicano i dati, nel 2021 le attivazioni nette sono state +602mila e nel 2022 +382mila (in totale +984mila).