Ultima giornata di settimana
leggermente positiva per la Borsa di Milano, che si è mossa in
linea con l'Europa guardando ai dati dell'inflazione e in attesa
che Bce e Fed possano limare la loro politica monetaria:
l'indice Ftse Mib ha concluso in crescita dello 0,34% a 27.113
punti, l'Ftse All share in rialzo dello 0,33% a quota 29.313.
Tutti i mercati azionari del Vecchio continente hanno
comunque concluso in lieve aumento: la Borsa migliore è stata
quella di Parigi salita dello 0,8% finale, con Francoforte in
crescita dello 0,7%. Amsterdam è invece salita dello 0,4% e
Madrid dello 0,2%. Più cauto di tutti il listino di Londra, che
ha chiuso con il marginale rialzo dello 0,1%.
Debole Mosca, con l'indice Moex in rubli in ribasso dello
0,6% e l'Rtsi in dollari in calo dello 0,9% nonostante il gas
abbia corso sul mercato di Amsterdam del 9,7% a 47,8 euro al
Megawattora, con una punta massima in corso di seduta superiore
ai 48 euro sulle previsioni meteo di un aprile più freddo delle
stime negli Stati Uniti e in parte in Europa, dove peserebbero
anche nuove tensioni sulle forniture.
Forte di contro l'allentamento della tensione sui titoli di
Stato europei e soprattutto italiani con la speranza di una
politica dei tassi meno aggressiva: lo spread tra Btp e Bund ha
chiuso la seduta sui mercati telematici, in concomitanza con
l'intervento della presidente della Bce Lagarde, a 179 punti
base, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 4,08%.
In questo clima, tra i titoli maggiori di Piazza Affari, i
migliori sono stati Nexi ed Erg, saliti di oltre due punti
percentuali. In rialzo dello 0,8% Tim, qualche vendita su Banco
Bpm (-1,3%), Diasorin (-1,4%) e Finecobank, che ha chiuso in
ribasso dell'1,9%. Calme Intesa (-0,1%) e Unicredit (-0,2%), con
Mps nel paniere a bassa capitalizzazione in aumento di mezzo
punto percentuale a quota due euro netti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA