(ANSA) - ROMA, 08 APR - Le imprese puntano sulla formazione a
fronte delle difficoltà nel reperire le competenze necessarie
alla doppia transizione ecologica e digitale. Così un'indagine
del Centro Studi Tagliacarne su un campione di 4.000 imprese tra
i 5 e i 499 addetti del settore manifatturiero e dei servizi.
Nel complesso, il 75,2% delle imprese realizzerà almeno
un'attività di formazione tra il 2022 e il 2024, una quota
ancora inferiore al periodo pre-Covid (era il 78,6% tra il 2017
e il 2019).
Sono più sensibili sulla formazione le attività
imprenditoriali guidate da giovani (con una quota del 79,3%),
quelle del Mezzogiorno e del Nord-est (entrambi al 77%). Tra le
più attive ci sono poi quelle interessate dal Piano nazionale di
ripresa e resilienza: l'89,4% sta puntando sulla formazione e
oltre una su tre, tra queste aziende, investirà in formazione
per la prima volta.
Secondo lo studio, investire nella formazione del personale
conviene: accelera la capacità di ripresa produttiva delle
imprese e migliora l'efficacia degli investimenti in green e
digitale. Il 30,7 % delle aziende che stanno investendo in
attività formative conta di superare già quest'anno i livelli
produttivi pre-Covid, contro il 12,3% di quelle che non lo
fanno. (ANSA).