Crescita che centra l'1% del Pil edeficit al 4,5%, rispetto a uno scenario tendenziale che vede il Pil allo 0,9% e il deficit al 4,35%: sono queste, secondo quanto si apprende da fonti Mef, le stime programmatiche che il governo si appresta a scrivere nel Documento di economia e finanza che sarà domani sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Per il 2024 il Pil, sempre nel quadro programmatico, sarà previsto a +1,4% e l'indebitamento si attesterà "oltre il 3%".
Cala intanto il debito che proseguirà nei prossimi anni un percorso di lenta riduzione fino ad attestarsi "nel 2025 al 140,9%".
La parola d'ordine è comunque "prudenza". Perché le incognite da qui a fine anno restano tante, e il 2024 - con il ritorno delle regole del Patto di stabilità - sarà complicato per tutti. Per questo il governo presenterà domani con il primo Documento di economia e finanza firmato da Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti un quadro improntato alla cautela, archiviato al momento il rischio recessione.
La crescita sarà in ogni caso più robusta dello 0,6% previsto con la Nadef. E un deficit al 4,35%, sempre alto rispetto al fatidico 3% ma in calo rispetto alle stime precedenti. Quel 4,5% rimarrebbe però nel quadro programmatico, per iniziare a disegnare uno spazio di azione (2-3 miliardi per ora) per le scelte di politica economica che saranno adottate con la prossima manovra.
Subito dopo il varo del Def, il ministro dell'Economia volerà a Washington per la settimana degli spring meeting del Fondo Monetario internazionale.