L'immagine simbolo di due mandati alla guida di Poste Italiane è, per Matteo Del Fante, probabilmente, il suo intervento di fronte alla platea infinita di 7mila sindaci dei piccoli Comuni riuniti da Poste alla 'nuvola' di Fuksas, a Roma, di fronte alla sede dell'azienda. A caratterizzare questi sei anni c'è infatti l'inversione drastica di rotta rispetto ad piano di ridimensionamento della rete di uffici postali, ereditato dalla precedente gestione, per farne della capillarità un punto di forza come piattaforma di servizi ed anche in un'ottica di sostegno al sistema Paese.
   C'è di più: il processo di trasformazione dell'azienda con una strategia di ampia diversificazione, gli obiettivi finanziari in crescita raggiunti e superati. Matteo Del Fante è, nelle indicazioni dell'azionista, ora confermato per un terzo mandato da capoazienda per Poste Italiane: 160 anni di storia, 12.800 uffici postali, 121.000 dipendenti, ricavi a quota 11,6 miliardi.
   Classe 1967, nato a Firenze, sposato, due figli, laurea in economia politica alla Bocconi e specializzazione alla Stern Business School della New York University. Nel suo percorso da manager Matteo Del Fante ha mosso i primi passi in Jp Morgan, poi la crescita interna in Cdp dove è stato direttore generale da giugno 2010 a maggio 2014 quando è stato nominato amministratore delegato e direttore generale di Terna. È amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane dall'aprile del 2017, confermato nel 2020 per un secondo triennio.Â
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