"La convocazione quando il provvedimento è già deciso immagino sarà una informazione. Noi abbiamo sempre chiesto di essere coinvolti e essere ascoltati. Naturalmente ascolteremo. Ma non è questo il metodo che a noi piace: essere convocati la sera prima quando la mattina dopo votano un decreto già fatto". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Radio anch'io, sulla convocazione a Palazzo Chigi domenica sera alla vigilia del Cdm del primo maggio. "Serve un cambiamento serio, non propaganda o una coccarda il primo maggio: bisogna pensare tutti i giorni a chi lavora e a chi tiene in piedi il Paese, non una volta l'anno", afferma.
"Abbiamo i salari falcidiati dall'inflazione, la maggioranza dei lavoratori che non arriva alla fine del mese", rimarca Landini ricordando la richiesta "di ridurre il cuneo di 5 punti, di reintrodurre il fiscal drag e di andare a prendere i soldi non tagliando il Reddito di cittadinanza ma mettendo un contributo di solidarietà sui profitti e sugli extraprofitti" e "combattendo l'alta evasione fiscale". "C'è bisogno di dare risposte alle richieste che abbiamo avanzato, compreso il rinnovo dei contratti pubblici: non c'è un euro", aggiunge il numero uno della Cgil.
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