La premier Giorgia Meloni, in collegamento con il Festival dell'economia di Trento, fa il punto sull'Emilia-Romagna. "Ci siamo concentrati per dare risposte immediate alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, al comparto agricolo, sportivo, al mondo delle sanità : abbiamo lavorato a 360 gradi per dimostrare che non ci saremo voltati dall'altra parte non solo perché è doveroso per quei cittadini ma anche perché è importante per l'Italia nel suo complesso. L'Emilia Romagna è una locomotiva e se si ferma noi non possiamo mantenere buoni parametri macroeconomici che stiamo vedendo". "L'ondata di maltempo che ha colpito l'Emilia Romagna è stata eccezionale, sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in 36 ore, sommati ai 300 caduti nello stesso territorio nella prima settimana di maggio. In 15 giorni è caduta metà di tutta la pioggia che cadrebbe nella stessa zona in un intero anno. Il bilancio è grave in tema di vittime, per cui mercoledì abbiamo proclamato il lutto nazionale, ci sono oltre 15mila evacuati, attività economiche e produttive in ginocchio. Oggi non è ancora possibile la quantificazione dei danni complessivi, che sono ingenti. Lavoreremo sulle misure e sulle richieste da fare all'Ue".
L'INTERVENTO DI GIORGIA MELONI
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Torna poi sulle periodiche polemiche con la Francia: "Il fatto che diversi governi di estrazione politica diversa dalla nostra sentano il dovere di criticarci, non vuol dire che c'è un problema, vuol dire che il governo sta andando molto bene. Una certa narrazione rischia di essere smontata e questo è un problema che alcuni hanno, non con noi, ma con le loro opposizioni interne". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in collegamento con il Festival dell'economia di Trento, rispondendo a una domanda sulle tensioni con la Francia. "Di fronte a una catastrofe serviva una risposta immediata ed è stata data con il Consiglio dei ministri di martedì con cui abbiamo varato primi interventi per oltre due miliardi di euro, uno sforzo immane fatto in 72 ore per il quale devo ringraziare tutto il consiglio dei ministri". Al G7 "con il presidente Macron abbiamo avuto un incontro molto basato sulla concretezza, come sempre. Trovo abbastanza divertente una certa lettura che si dà delle nostre relazioni, anche un po' infantile, quando si dice, vi salutate, vi parlate, vi vedere... Tra Italia e Francia ci sono rapporti secolari, non cambiano per le dinamiche di politica interna".
Per il piano Mattei "la sfida è convincere tutti a portare investimenti, è una materia di cui ci stiamo occupando tantissimo" per "riportare la Ue a essere più presente in un continente altrimenti depredato da altri attori" che non hanno "proprio" lo stesso approccio.
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Meloni: 'Fondamentale flessibilita' sui fondi'
Quanto al piano economico del Governo, la premier sottolinea che "l'impatto del taglio che stiamo realizzando è diverso da quello fatto dai miei predecessori, e non è finito. Il taglio della tassazione sul lavoro deve essere la priorità ".Il taglio del cuneo contributivo deciso con la manovra e con il decreto del primo maggio "ha un impatto importante con l'inflazione galoppante - ha aggiunto -. È la cosa più importante che si può fare in questa fase. Non è tutto: la prima sfida è rendere questi provvedimenti strutturali, la seconda è allargarli ulteriormente. Abbiamo salari da fame - continua Meloni - il problema dell'inflazione, si dice che bisogna immaginare un salario minimo legale e poi si dice anche che abbassare il cuneo e rafforzare le buste paga è inutile: sono cose che non stanno in piedi. È meglio tagliare il cuneo che fare il salario minimo legale, che è buono sul piano filosofico ma nella sua applicazione rischia di essere un boomerang". "Saremo chiamati - prosegue Meloni - a trovare le risorse necessarie. Una cosa è leggere i numeri e l'altra è vedere" i danni subiti. "Attiveremo soprattutto il fondo di solidarietà , c'è anche il fondo di coesione" ed è fondamentale anche la possibilità di "flessibilità dei fondi esistenti", anche del Pnrr. "Il Pnrr riguarda soprattutto la messa in sicurezza - dice - è un fondo strategico" per gli imprevisti. "Sono partita per il Giappone nominando un commissario alla siccità e torno" dovendone fare uno per il maltempo "la messa in sicurezza del territorio è priorità assoluta".
"Sulla riforma fiscale la sinistra dice che gettiamo la spugna sulla lotta all'evasione. Mai. Ma la lotta a evasione fiscale si fa dove sta davvero l'evasione, le big company, le banche. Non il piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato". Lo afferma la premier Giorgia Meloni, partecipando alla conclusione della campagna elettorale a Catania, insieme agli altri leader del centrodestra.
Partecipando in serata alla conclusione della campagna elettorale a Catania, insieme agli altri leader del centrodestra, Meloni ha detto:Â Â "Sulla riforma fiscale la sinistra dice che gettiamo la spugna sulla lotta all'evasione. Mai. Ma la lotta a evasione fiscale si fa dove sta davvero l'evasione, le big company, le banche. Non il piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato".