"L'inflazione rimane alta ed è un
fattore di allerta; gli ultimi dati parlano di +11,2 per cento
di inflazione sul carrello della spesa e le famiglie sentono
questo incremento". Si auspica che "l'atteggiamento della Bce
non sia troppo duro, ma che l'ulteriore aumento del costo del
denaro sia graduale, perché tutto possiamo permetterci tranne un
incremento tale da frenare famiglie e aziende".
Lo ha detto all'ANSA l'a.d. di illycaffè, Cristina Scocchia,
rispondendo a una domanda sull'inflazione.
"Detto questo, sono ottimista: nonostante si parlasse di
un'Italia in forte rallentamento, la Banca d'Italia ci dice che
chiuderemo il 2023 con +1,3%, molto positivo - ha proseguito -
Abbiamo chiuso il primo trimestre con +0,6 e per la prima volta
abbiamo fatto meglio degli altri: i cugini francesi si sono
fermati a +0,3, i tedeschi -0,2 e quindi su due trimestri
negativi sono tecnicamente in recessione. L'Italia sta dando
segni di vitalità. A maggio l'inflazione è scesa, ai livelli di
marzo, al 7,6%. Rimane preoccupante quell'11,2% ma i segnali
sono incoraggianti, più luci che ombre".
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