Just Eat punta ad espandersi in
Italia, con investimenti per incrementare i ristoranti presenti
sulla piattaforma e con un piano di assunzioni che prevede
l'ingresso di 2mila nuovi rider con contratto di lavoro
subordinato in un anno.
"Il mercato del food delivery in Italia sta crescendo e vale
circa 2 miliardi di euro", afferma il country manager di Just
Eat Italia, Daniele Contini, spiegando che "questo trend
continuerà", nonostante oggi ci siano dei "segnali di
rallentamento legati all'inflazione". In Italia infatti c'è
ancora spazio per crescere, in quanto "è un mercato ancora
piccolo rispetto agli altri mercati europei dove è abitudine
comune ordinare pranzo e cena a domicilio".
Per Just Eat, presente in 20 Paesi a livello internazionale,
"l'Italia è uno dei mercati importanti" in cui "vogliamo
continuare a crescere anche nei prossimi anni", sottolinea il
manager. Oggi sono quasi 28mila i ristoranti presenti sulla
piattaforma e "continuiamo a espanderci: quest'anno abbiamo già
aperto in 10 nuove città ed entro la fine del 2023 se ne
aggiungeranno probabilmente altre dieci". Queste aperture
generano "circa 500 nuovi posti di lavoro", per un totale di
"2mila assunzioni in un anno (maggio 2023-maggio 2024)", in
linea con il modello adottato dall'azienda, da due anni a questa
parte, volto ad assumere "tutti i rider". "Crediamo sia corretto
andare in questa direzione, sia a livello normativo che di
responsabilità sociale", dice il manager evidenziando inoltre
l'importanza dei tre hub di Roma Milano e Firenze, che "sono dei
centri logistici dove i rider possono recarsi all'inizio del
turno e prendere il proprio mezzo, lo zaino igienizzato e il kit
sicurezza, per poi rientrare al termine del lavoro". Un modello
che coinvolge "il 10% dei nostri rider e che stiamo cercando di
sviluppare perché è innovativo e piace anche ai Comuni"
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