Il settore assicurativo" ha generato
nel corso del 2022 utili di bilancio pari a 2,3 miliardi di
euro, in calo rispetto ai 6,7 miliardi di euro del 2021,
manifestando comunque un'importante resilienza in un anno
particolarmente difficile, tra tensioni geo-politiche e
andamento negativo dei mercati finanziari che non hanno lasciato
indenni i mercati assicurativi dei principali paesi europei". Lo
evidenzia un report dell'ufficio studi e ricerche della Fisac
Cgil sul settore assicurativo basato sui dati Ania relativi ai
bilanci 2022. Nell'analisi del sindacato comunque il settore
assicurativo si è dimostrato "molto solido", con indici di
solvibilità quasi stabili "rimanendo a livelli di assoluta
sicurezza pari al 247% a fine 2022 rispetto al 252% di dicembre
2021"
Per la segretaria generale, Susy Esposito, "gli elementi
complessivamente positivi che emergono dall'analisi, sul fronte
della resilienza e della redditività del settore, costituiscono
una base importante per gli sviluppi presenti e futuri della
contrattazione, di primo e secondo livello".
Nei diversi rami, il settore vita ha chiuso lo scorso anno in
perdita di 0,4 miliardi di euro "per la prima volta negli ultimi
dieci per effetto del calo dei premi e l'aumento delle
minusvalenze nette. I rami danni hanno invece raggiunto un
utile, sempre relativamente allo scorso anno, pari a 2,7
miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2,4 miliardi di euro
del 2021".
"Rispetto agli altri paesi l'Italia è stata complessivamente
resiliente - commenta Esposito -, anche se il mercato
assicurativo Vita ha subito una significativa flessione e ha
risentito in particolare della concorrenza dei titoli di Stato".
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