Le Borse europee proseguono in
netto calo dopo Wall Street. I mercati cercano di digerire le
decisioni delle banche centrali con la Fed che, dopo una pausa,
potrebbe mettere in pista un nuovo rialzo dei tassi entro
l'anno. Sotto i riflettori il nervosismo dei titoli di Stato,
con i rendimenti in deciso rialzo. Sul fronte valutario l'euro è
poco mosso a 1,0658 sul dollaro.
L'indice d'area stoxx 600 cede l'1%. Milano (-1,8%) è maglia
nera in Europa. In calo anche Parigi (-1,4%), Francoforte e
Madrid (-1,1%). Poco mossa Londra (-0,05%), con la Banca
d'Inghilterra che ha lasciato i tassi invariati dopo il dato
dell'inflazione migliore delle attese. I listini sono
appesantiti dalle auto (-1,6%) e dal lusso (-1,5%). Male anche
le utility (-1,3%), con il prezzo del gas che sale a 38,6 euro
al megawattora (+3,5%).
Cali contenuti per le banche e le banche (-0,3%) mentre sale
l'energia (+0,4%), quest'ultima con il prezzo del petrolio che
in rialzo. Il Wti sale dell'1,4% a 90,97 dollari al barile e il
brent si attesta a 94,56 dollari (+1%).
A Piazza Affari pesante Hera e Cnh (-4,2%) e Recordati (-4%).
In deciso calo anche Ferrari (-3,8%), Prysmian (-3,4%), Fineco
(-3,3%), A2a e Saipem (-3%). Scende Mediobanca (-1%), dopo il
varo della lista del Cda per il rinnovo del board ed in attesa
delle mosse di Delfin. In flessione anche Tim (-1,7%), in
attesa che dell'incontro tra il ministro Giorgetti e Vivendi sul
dossier della rete. Nel listino principale brilla Unicredit
(+2,2%). Sale anche Amplifon e Banco Bpm(+1,2%), Mps (+0,9%).
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