"Non saremo il cavallo di Troia dei
cinesi. Sosterremo le loro vendite per sostenere il nostro
business: se aumenteranno le loro vendite e la loro quota, anche
la nostra quota aumenterà di valore". Così Carlos Tavares,
amministratore delegato di Stellantis, ha commentato con la
stampa l'accordo con la cinese Leapmotor. "Possiamo dire che
combattiamo per il nostro interesse", ha aggiunto.
Il numero uno di Stellantis ha criticato l'indagine aperta
dalla Commissione Europea per stabilire se i veicoli elettrici
cinesi più economici venduti in Europa beneficino o meno di
sussidi statali. "Non l'abbiamo chiesta noi. Poiché dobbiamo
affrontare questioni globali, dobbiamo adottare una mentalità
globale. Ci piace la concorrenza. Avviare un'indagine non è il
modo migliore per affrontare tali questioni", ha aggiunto
Tavares ha detto che le auto di Leapmotor arriveranno in
Europa attraverso la joint venture con Stellantis "al massimo
entro due anni". "E' troppo presto per dire se produrremo le
loro auto fuori dalla Cina, dipenderà da cosa Leapmotor mi
chiederà. Potremmo farlo, ma dipenderà dai costi. Non deciderò
io, sentirò il nostro partner. Valuteremo di volta in volta se
sarà meglio produrre in loco anziché esportare il prodotto
finito' dalla Cina".
"Per essere un'azienda globale Stellantis non può restare
fuori dal mercato cinese. Come potremmo diventare uno dei primi
gruppi al mondo senza essere presenti nel primo mercato
mondiale?", ha chiesto Tavares. "Credo che Leapmotor sarà uno
dei player di maggiore successo nei prossimi anni. Ho visto e
guidato le loro auto, vi garantisco che sono sorprendenti" ha
concluso.
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