Prima i compromessi necessari a blindare un accordo che cambierà i cieli europei. Poi l'offensiva delle rivali a cui resistere.
E, alla fine, una notifica arrivata rispettando i tempi scanditi dalla premier Giorgia Meloni e dal cancelliere Olaf Scholz nella cornice del loro ultimo incontro in terra tedesca.
Dopo lunghi mesi di colloqui serrati sull'asse Roma-Berlino-Bruxelles, Ita e Lufthansa compiono un passo decisivo per celebrare le nozze agli albori del nuovo anno. Ora tutto dipenderà dai servizi antitrust della Commissione europea, pronti ad avviare un'indagine formale che - nella migliore delle ipotesi - potrebbe portare all'agognato placet il 15 gennaio 2024. In caso contrario, e con il nodo delle rotte ancora da sciogliere, l'istruttoria volta a scongiurare turbamenti al mercato interno potrà protrarsi per altri tre mesi e mezzo, sconfinando così a primavera.
L'imponente plico dell'accordo siglato il 25 maggio dal Tesoro e dal colosso tedesco - con Lufthansa che acquisirà il 41% di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l'opzione di acquisire le azioni rimanenti in un secondo momento - è approdato sul tavolo del capo della Concorrenza Ue, Didier Reynders, dopo un confronto che ha portato le parti a sviscerare e anticipare tutti i possibili ostacoli invisi al buon funzionamento del mercato interno, cercando di porre rimedi solidi a prova di esame Ue.
In tutti questi mesi, la lente dell'Antitrust ha puntato dritto sulle molteplici rotte sulle quali i due vettori operano già in "situazioni di monopolio o duopolio" - soprattutto gli hub targati Lufthansa, da Linate e Fiumicino a Francoforte e Monaco, passando per Vienna, Bruxelles e Zurigo -, quella garanzia di "discontinuità economica" rispetto alla vecchia Alitalia promessa da Roma per la newco, e l'attuale contesto dei prezzi alle stelle dei biglietti aerei. Negoziati complessi che, secondo indiscrezioni, porteranno la compagnia sorta dalle ceneri di Alitalia a sacrificare la rotta Milano-New York cedendo alla pressione della concorrente Air France, preoccupata che il matrimonio italo-tedesco possa concedere un vantaggio competitivo sproporzionato sulle rotte transoceaniche.
Nell'auspicio di entrambe Roma e Berlino di avere risposto a tutti i timori comunitari, Ita e Lufthansa si sono già dette pronte a iniziare la loro cooperazione a livello commerciale e operativo "immediatamente dopo aver ricevuto l'auspicata autorizzazione", con l'ingresso del vettore tricolore nel gruppo europeo che comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings e Air Dolomiti. A lasciare aperti altri interrogativi vi sono però la pletora di compagnie concorrenti - non solo Air France infastidita sulle tratte, ma anche l'agguerritissima Ryanair - che hanno già promesso battaglia in tribunale in caso di luce verde Ue. A fare da sfondo, poi, vi è un settore aereo in veloce trasformazione che risponde a nuove logiche e che Bruxelles monitora con attenzione. Ora i necessari tempi tecnici di analisi porteranno al giudizio finale. L'obiettivo dichiarato da Roma è portare la newco in utile entro due anni.
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