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Cop28: Arabia e Iraq ripetono il no all'uscita dai combustibili fossili

Cop28: Arabia e Iraq ripetono il no all'uscita dai combustibili fossili

Al Jaber: 'Il fallimento non è un'opzione. Negoziati stanno facendo buoni progressi'

DUBAI, 10 dicembre 2023, 15:59

Redazione ANSA

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La protesta degli ambientalisti a Dubai © ANSA/EPA

La protesta degli ambientalisti a Dubai © ANSA/EPA
La protesta degli ambientalisti a Dubai © ANSA/EPA

Arabia Saudita e Iraq (membri dell'Opec) hanno ribadito il proprio no a citare l'uscita dai combustibili fossili nel testo finale della Cop28, adducendo che non è il momento di abbandonare le fonti fossili perché sarebbe un danno per l'economia mondiale. Bisogna invece puntare sulla tecnologia. Nella riunione con il presidente della Cop28 Sultan Al Jaber, l'Arabia Saudita ha chiesto di tenere in considerazione le sue "prospettive" e "preoccupazioni". L'Iraq ha affermato che "la riduzione" e "l'eliminazione graduale dei combustibili fossili e dei sussidi, "distruggerebbero l'economia mondiale e aumenterebbero le disuguaglianze".

"Il fallimento o la mancanza di contenuti non è un'opzione". Così il presidente della Cop28 Sultan Al Jaber ai giornalisti fornendo un aggiornamento sullo stato dei negoziati che "stanno facendo buoni progressi", ha aggiunto, rispetto a ieri sera in cui si era lamentato che non procedevano abbastanza celermente.

"Voglio che ciascuno sia pronto ad accettare compromessi", ha detto Al Jaber in conferenza stampa. "Nessuno - ha aggiunto - deve arrivare con un testo già preparato. Tutti devono essere ascoltati".

Ambientalisti, la transizione energetica sia giusta

"Mentre il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber, ha iniziato la sua conferenza stampa oggi alla Cop28, gli appelli per eliminare gradualmente i combustibili fossili sono risuonati nella sala stampa. Una coalizione di attivisti per il clima si è riunita per chiedere ai leader mondiali di mantenere la linea per una transizione energetica giusta e di concordare l'eliminazione rapida ed equa dei combustibili fossili e la triplicazione delle energie rinnovabili entro il 2030". Così Andreas Sieber, responsabile delle politiche del movimento ambientalista 350.org, osservando che "sono 28 anni che un presidente della Cop chiede un linguaggio forte per porre fine ai combustibili fossili". Le nazioni più vulnerabili al clima e la società civile, si legge in una nota, "hanno guidato l'appello per l'ambizione climatica sin dall'inizio dei colloqui sul clima. Ora dobbiamo vedere la presidenza della Cop28 mantenere la sua promessa di un risultato ambizioso, è tempo che i leader portino a termine un pacchetto energetico equo e finanziato".

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